Oltre 100 femminicidi in Italia nel 2023. Il 63% delle donne uccise non aveva mai denunciato gli abusi da parte del partner. La Riforma Cartabia ha accelerato i processi, ma la giustizia è ancora troppo lenta.
Femminicidi, avvocato Ruggiero: “Serve giustizia più celere”
Giulia Cecchettin è stata uccisa. Uccisa perché donna. Uccisa per aver osato dire di no o alzare la testa. Uno studio delle Nazioni Unite ha evidenziato che ogni giorno nel mondo si verificano 137 femminicidi, nel 2022 ogni ora 5 donne sono morte per mano di partner, ex partner o famigliari. La lista di femminicidi è lunga: una piaga, quella della violenza di genere, che sembra impossibile da sconfiggere, nonostante siano molti gli forzi messi in campo negli anni.
L’avvocato Ruggiero: esperta in diritto di famiglia
“Dobbiamo impegnarci per far cambiare le cose (…) Non si può più permettere alle donne di andare da sole all’appuntamento chiarificatore, il cosiddetto ‘ultimo appuntamento’, perché quasi sempre è un rischio per la loro vita. – Commenta l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia – Sono ormai oltre 30 anni che mi occupo di casi inerenti alla violenza sulle donne, ed è innegabile che siano stati fatti enormi passi in avanti, ma c’è ancora davvero molto da fare, e va fatto alla svelta, prima che ci siano altre vittime. (…) Anche il resto della famiglia, però, deve essere attento a carpire i campanelli di allarme, a denunciare e ad aiutare la donna a venire via, offrendole sostegno se non ha i mezzi economici”.
Una buona rete sociale può aiutare?
La questione di dove andare se si lascia il contesto famigliare violento è sempre molto complessa, perché non tutte possono contare su una rete di amici e parenti, e, anche in quel caso, spesso provano vergogna ad ammettere quale sia la situazione che stanno vivendo. La cosa si complica ulteriormente se ci sono anche dei figli. L’ultima rilevazione ISTAT parla di 373 Centri antiviolenza e 431 Case rifugio in Italia, a fronte di 34.500 richieste da parte di donne in difficoltà, delle quali quasi il 62% del totale ha figli.
Una giustizia lenta
“Io mi occupo di diritto civile, ed è innegabile che la Riforma abbia accelerato i processi, ma siamo ben lontani dalla risoluzione immediata. Oggi dopo una denuncia ci vuole circa un anno, un anno e mezzo prima che si arrivi al processo, e questo può durare anche due anni. – Prosegue l’Avvocato Ruggiero – È necessario ristrutturare tutto il sistema (…) Case rifugio e Centri antiviolenza hanno bisogno di finanziamenti più adeguati (…) Io però non mi do per vinta e continuerò a lottare al fianco di queste donne”.
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