Inchiesta in un macello lombardo: proteste davanti all’ATS
L’organizzazione Animal Equality venerdì 25 ottobre ha rilasciato un’inchiesta che rivela gravi violazioni della legge sul benessere animale all’interno di un macello di maiali nella provincia di Cremona. L’investigazione è stata trasmessa in esclusiva dal TgR Lombardia e ha spinto attivisti e cittadini a radunarsi a Mantova, davanti all’ATS di riferimento del macello, per protestare pacificamente nei confronti dell’azienda Belli di Trigolo, dove è stata realizzata l’investigazione.
Denuncia e proteste
Dopo la messa in onda dell’inchiesta, trasmessa ieri in prima serata su Rai 3 da TgR Lombardia e seguita da centinaia di migliaia di telespettatori, attivisti e cittadini hanno deciso di denunciare insieme ad Animal Equality le gravi violenze a danno dei maiali macellati nel mattatoio cremonese, dove ogni anno vengono uccisi migliaia di animali. Le proteste si sono svolte davanti all’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Mantova, responsabile dei controlli sulle condizioni in cui vengono macellati i maiali nell’azienda con sede a Trigolo.
Gli attivisti hanno scandito gli slogan “Stop alla crudeltà, per gli animali vogliamo dignità!” e “Non è un’eccezione, nei macelli solo oppressione!”. Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia ha dichiarato: “Le gravi crudeltà documentate nel macello che abbiamo denunciato non rappresentano un caso isolato. Nel settore della zootecnia italiana, secondo gli ultimi dati disponibili del 2023, sono state emesse 39 sanzioni penali e 217 sanzioni amministrative per un valore totale di quasi 340 mila euro di multe. Le infrazioni più ricorrenti del comparto hanno riguardato proprio gli impianti di macellazione. Almeno due di questi si trovano in Lombardia e sono stati indagati dai Nas di Cremona”.
Due monitoraggi hanno rivelato ripetuti maltrattamenti
Nel corso di due diversi monitoraggi in un anno, il team investigativo di Animal Equality ha documentato continui e ripetuti maltrattamenti da parte degli operatori del macello di Trigolo a discapito dell’incolumità fisica e psicologica degli animali e in contrasto con la legge vigente. In particolare, l’inchiesta rivela un maneggiamento degli animali da parte del personale in azienda tale da generare stress psicologico e sofferenza fisica, una conformazione strutturale incapace di prevenire sofferenze non necessarie e molteplici casi di animali risultati ancora coscienti a seguito della procedura di stordimento e durante l’uccisione con taglio della giugulare.
Denuncia anche da parte del veterinario
Il veterinario ed ex Garante per i Diritti Animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi ha esaminato i filmati raccolti dal team investigativo di Animal Equality e ha dichiarato: “Nel macello le pratiche eseguite comportavano la sofferenza degli animali, indotta dal comportamento volontario degli addetti che non si curavano di verificare atteggiamenti indicanti sofferenza negli animali per cui non ne mettevano fine, come avrebbero potuto fare, ma continuavano nelle loro mansioni. Nel macello si verificavano delle situazioni nelle quali era evidente la sofferenza degli animali, dovendo sottolineare che le norme relative alla pratica prescrivono espressamente di seguire modalità atte a escludere la sofferenza degli animali”.
Secondo la legge sul benessere degli animali, provocare dolore, angoscia o sofferenze evitabili sono atti alla base dell’accusa penale di “trattamento crudele”. In base alle modalità di gestione, stordimento e macellazione degli animali analizzate, Animal Equality ha quindi sporto denuncia verso l’azienda Belli con il supporto dell’avvocato penalista Glauco Gasperini.
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