Serena Rainò valorizza trabucchi storici e bellezze pugliesi attraverso la danza classica portandoli sul profilo Intsagram da 36 mila follower
La danza classica, il mondo social e le bellezze storico-paesaggistiche del Gargano. A creare il fil rouge che lega questi tre elementi, così apparentemente lontani fra loro, ci ha pensato Serena Rainò. Insegnante di danza diplomata all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, oggi è nota al pubblico di Instagram, e non solo, per il programma di allenamento “Fitstretching®” da lei ideato.
Sul suo profilo da 36 mila follower, la Rainò, continua a rendere l’arte di Tersicore, trasmessale dal padre, già primo ballerino étoile dell’Opera di Roma Alfredo Rainò, un tema sempre più affascinante anche per i non addetti ai lavori. Tra le più seguite content creator pugliesi, la giovane e talentuosa danzatrice, cavalca l’onda di quella che oggi si potrebbe definire l’era dei cultural influencer o art influencer strizzando l’occhio al travel vlogging.
L’occasione perfetta per trasmettere, attraverso i suoi canali, un messaggio molto importante di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico pugliese, si è presentata a Serena Rainò questa estate. Lo scorso giugno, l’intraprendete ballerina e imprenditrice digitale, ha riunito la sua community online a bordo di un trabucco, nello specifico sul Trabucco di Molinella situato all’interno dell’omonima cala, per un’inedita ed esclusiva lezione di danza classica.
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“Alle 19:15 di sabato 3 giugno, accompagnata dalla luce del tramonto ho tenuto una lezione che abbiamo chiamato “Invito alla danza” sul trabucco storico di Cala Molinella (una struttura di 135 anni circa). A seguirmi allievi di ogni età: dagli 11 ai 50″ – racconta Serena Rainò -.
“La brezza leggera del mare e la “musica” del trabucco (una particolarissima vibrazione) hanno reso il momento ancora più magico. Siamo partiti dallo studio delle posizioni fondamentali delle braccia secondo il metodo Vaganova, passando attraverso la postura della schiena, per arrivare ad imparare il passo di Valzer, elementi di danza popolare con la tarantella e infine un esplosivo Can Can. A conclusione, lo studio della révérence, il tradizionale inchino della danza classica. Difficile descrivere l’unicità del momento, la possibilità di danzare sospesi tra cielo e mare. Speriamo di poter replicare questa straordinaria esperienza”.
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