Nella lotta contro la violenza sulle donne, un importante posto merita il muro di bambole, ‘Wall of Dolls‘, nato nel giugno di 10 anni fa a Milano, da un’idea della cantante Jo Squillo durante l’apertura di Milano Moda Uomo, proprio per lanciare agli uomini un messaggio forte e chiaro.
Ispirato ad una antica tradizione indiana, per cui ogni volta che una donna viene uccisa o subisce violenza viene affissa una bambola sulla porta di casa, ‘Wall of Dolls’ è diventato negli anni un importante progetto itinerante. Oggi i muri di bambole si trovano in grandi città come Milano, Roma, Genova (purtroppo vandalizzato proprio nella notte tra il 25 e il 26 novembre), Trieste, Venezia, Brescia e Portogruaro e presto in molti altri comuni.
‘Wall of Dolls’ ha dato inoltre vita a 7 docufilm con storie di donne sopravvissute alla violenza e di orfani di femminicidio, presentati nei più importanti festival internazionale del cinema e nelle scuole e nel 2019 diventata una onlus, presieduta dalla giornalista Francesca Carollo, per aiutare donne vittime di violenza a ricostruirsi una vita dignitosa e indipendente attraverso la donazione di beni di prima necessità, aiutando a sostenere spese correnti come affitti e bollette e regalando momenti di svago e di serenità come piccole vacanze con i figli, che non si sarebbero mai potute permettere. Mission dell’associazione è quello di fare rete con i centri antiviolenza, le istituzioni e il terzo settore per tenere accesi tutto l’anno i riflettori su questa terribile piaga.
Le celebrazioni per i 10 anni di ‘Wall of Dolls’ si sono svolte lunedì 25 novembre in tutte le città che ospitano l’installazione. In via De Amicis 2 a Milano, il muro è stato visitato dal sindaco Beppe Sala, da molte scolaresche, associazioni che si occupano di violenza sulle donne, artisti e normali cittadini. La giornata è terminata con una cena di gala solidale al Teatro Gerolamo, alla quale hanno partecipato molti volti noti del mondo dello spettacolo e del giornalismo come Juliana Moreira, Edoardo Stoppa, Justine Mattera, Vincenzo Venuto, Taylor Mega, Giuseppe Brindisi, Gianluigi Nuzzi, partner e sostenitori come Alessandro Spada di Assolombarda e molti esperti del settore come avvocati, psichiatri e consulenti di violenza sulle donne.
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