Dal 17 al 22 aprile al Piccolo Teatro Grassi
Il caso della famiglia Coleman
“Parenti-Serpenti” in stile argentino
Il caso teatrale diretto da Claudio Tolcachir,che ha meravigliato pubblico e critica di 30 paesi nel mondo
“Una vera festa teatrale e una lezione in tempo di crisi”. Così El Pais definisce Il Caso della famiglia Coleman, lo spettacolo scritto e diretto da Claudio Tolcachir, in scena al Piccolo Teatro Grassi dal 17 al 22 aprile 2012. Insieme a Rafael Spregelburd, autore della Modestia andata in scena pochi mesi fa con la regia di Luca Ronconi, Claudio Tolcachir è un altro dei protagonisti del grande, recente fermento del teatro argentino. Trentacinque anni, erede degli artisti militanti della generazione precedente, rispose all’endemica carenza di finanziamenti in campo culturale, fondando Timbre4 e trasformando la propria casa, un grande e sgangherato appartamento di ringhiera nella periferia di Buenos Aires, in un teatro e in una scuola per attori. In questa cornice germogliò la bizzarra genealogia della famiglia Coleman e con essa un vero e proprio caso teatrale.
Dal giorno del debutto, avvenuto nel 2005 in quella stessa casa, questo spettacolo ottenne uno straordinario successo costellato di premi e riconoscimenti, meravigliando pubblico e critica di più di 30 paesi nel mondo, approdando infine ai teatri europei di Madrid e Parigi. Rappresentato per quattro settimane consecutive al Festival d’Automne, venne recensito da Le Monde quale evento trionfatore della manifestazione. E ora Milano.
Con Il caso della famiglia Coleman Tolcachir invita il pubblico nella sua Buenos Aires, nel caotico microcosmo di una famiglia che vive al limite della dissoluzione, in una casa che ospita i suoi membri e insieme li fa prigionieri, in cui ognuno è “condannato” a lottare per salvaguardare il proprio spazio vitale, in cui si ama e si odia con la stessa intensità e quello che non si dice è più dannoso di quello che si dice. Come in un complicato sistema di scatole cinesi, un universo scomposto e agitato da un’energia febbrile, le solitudini si incastrano ed emergono gli egoismi dei singoli, tutti responsabili di piccole crudeltà quotidiane. Eppure, in un mondo dove la violenza diventa spesso l’unica forma di comunicazione, esistono la tenerezza e l’affetto. Una sorta di Parenti serpenti in stile argentino, lo spettacolo di una casa e di chi la abita, presentato in uno spazio scenico avvolgente, che accoglie lo spettatore e lo sommerge, narrando di un’assurda, struggente quotidianità.
Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00.
Durata: un’ora e 35 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro – Prezzi speciali su www.piccolocard.it
Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org
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