“Sto bene, il 21 giugno ci sarà la prossima udienza. Il procedimento è iniziato a settembre, mi sono trovato in tribunale per aver scritto un articolo sulla situazione della minoranza cristiana copta” in Egitto, “perché ho parlato della minoranza religiosa, adesso rischio molto, perché la mia è una questione di libertà di parola”.
Lo ha detto Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna rilasciato a dicembre dopo 22 mesi di detenzione in Egitto e ancora in attesa di processo.
Zaki è intervenuto ieri 28 maggio al Wired Next Fest a Firenze parlando sullo ‘Stato di diritto’. Zaki aveva scritto della persecuzione dei copti in Egitto.
“Sono davvero sorpreso di quello che è accaduto negli ultimi anni – ha anche aggiunto Zaki sempre riferendosi alla sua detenzione – di tutto il supporto che ho avuto, sono grato di far parte della grande famiglia italiana. Sono stato fortunato per aver studiato a Bologna perché ho sentito il supporto fin dal primo momento, o l’ho sentito tramite i social. Bisogna fare molto di più perché c’è tanta sensibilizzazione ancora da fare. Ci sono ancora tante persone che sono detenute e dobbiamo parlare anche di loro”.
“I social svolgono un ruolo importante nella guerra in Ucraina. Dal primo momento abbiamo saputo tutto, sappiamo tanti dettagli dal primo giorno, sappiamo cosa sta accadendo. In alcuni casi è stato fondamentale accedere alle notizie tramite i social media. Ci sono tante violazioni dei diritti dell’uomo, in particolare la situazione dei cittadini arabi” presenti in Ucraina “e i rifugiati che lasciavano le città dell’Ucraina, è stata segnalata grazie ai social media, è una questione che mi tocca da vicino”.
Zaki ne ha parlato in un collegamento video “I social hanno avuto un ruolo importante in questa situazione – ha ribadito Zaki – è stato anche possibile creare un gruppo di lavoro per sostenere la popolazione ucraina, per accoglierli. Ci sono tanti messaggi di supporto nei confronti delle donne a fronte di quanto, invece, era accaduto in passato, così possiamo sapere cosa succede. E’ una piattaforma fondamentale da questo punto di vista”.
Il Wired Next Fest è una manifestazione di profilo internazionale, promossa da Wired Italia con il patrocinio del Comune di Firenze e realizzato in collaborazione con Audi, con l’obiettivo di raccontare l’innovazione e le tecnologie digitali come elementi chiave per la crescita e lo sviluppo economico, culturale e sociale del nostro paese.
Il tema dell’edizione di quest’anno è “Il Futuro della Democrazia”, raccontato attraverso incontri, panel e performance con personaggi di rilievo del panorama culturale, economico e politico, nazionale e internazionale.
https://nextfest2022-firenze.wired.it/
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