Progetto vincitore del bando di residenza Offx3 dello SpazioOff di Trento e selezionato per il Vd’A – Voci dell’anima 2011.
Ha debuttato al teatro Kismet Opera di Bari – aprile 2011
Una rappresentazione da “camera” della famosa tragedia di Euripide, trasferita in un ambiente borghese e condotta ad un minimalismo esasperato: in scena tutto il dramma antico, tra echi di divinità e responsi di oracoli.
I meccanismi e le contraddizione del rapporto di coppia, già indagati da Annika Strøhm, nata ad Oslo – una risoluta Medea – e da Saba Salvemini, interprete dei personaggi maschili, tutti ugualmente ipocriti e illusoriamente convinti della loro supremazia sul mondo femminile, in un una potente messa in scena, volutamente nuda e semplice ma dotata di tutta la spiazzante intensità del grande teatro antico.
Il capolavoro di Euripide mantiene intatta la sua forza drammatica: sul palco si confrontano così le ragioni di Medea e Giasone, della donna devota e tradita e dell’uomo che ha usato l’amore per i suoi giochi di potere.
Nel rispetto assoluto del testo, la dimostrazione di come i classici possono essere contemporanei.
Dalle note di regia
Partiamo dal presupposto che un classico abbia una sua forza interna che gli garantisce la possibilità unica di varcare tempo e spazio, un’assoluta universalità di certi sentimenti che esprime anche la sua atemporalità.
Non ci occupiamo di attualizzare il testo. Facciamo un lavoro sul linguaggio, un linguaggio diretto, vero, al limite del quotidiano, dove anche gli improvvisi inserti del mito possono articolarsi in dialoghi perfettamente credibili. (…)
Personaggi spogliati di qualsiasi riserva mitica e la cui forza, l’epicità insomma, sta nei dubbi e nelle certezze che si mescolano senza che nessuno possa mai stabilire cosa sia bene e cosa sia male. La messa in scena di una visione, profondamente laica; visione che spingeva Euripide a immaginare creature che hanno perso molti punti di riferimento, molte certezze e che vivono dell’incostanza dei sentimenti che agitano l’anima. Non prediligiamo un punto di vista, ma restituiamo i fatti – fatti legati a molteplici interpretazioni..
Uno spettacolo che pone l’accento sul lavoro dell’attore piuttosto che sugli effetti teatrali.
Aretè Ensemble
Aretè Ensemble nasce nel 2007 con sede a Giovinazzo (Bari). Affianca alle attività teatrali e laboratoriali anche la produzione musicale e video. I lavori di Aretè Ensemble partono dal nulla scenico per ricrearsi di volta in volta in una improvvisazione strutturata.
Sviluppiamo nel tempo un percorso che permetta di unire l’attore al pubblico attraverso il gioco teatrale. Siamo interessati a ciò che sta in mezzo: gli spazi vuoti. Ci interessa raccontare le relazioni che intercorrono tra i personaggi/persone. Una storia è fatta di azioni e persone in relazione tra loro.
Ogni persona ha un punto di vista. La pièce li individua, il gioco teatrale ci permette di evidenziarli,
l’incontro teatrale ci permette di condividerli con il pubblico. Come creare una rete di idee più che un conflitto di idee. www.areteensemble.wordpress.com
Saba Salvemini si diploma alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 2000. Si trasferisce in Puglia nel 2001 dove si specializza studiando con J. Alschitz e i suoi allievi. Ha studiato e lavorato, tra gli altri, con J. Alschitz, A. Milenin, J.P. Denizon, P. Byland, Cora Bos-Kroese, G. Borgia, S. Gonnella, G. Gotti, L. Sicignano. Costituisce, come socio fondatore, il gruppo teatrale “La Compagnia delle formiche” e nel 2007 “Areté Ensemble” con Annika Strøhm ed un gruppo di artisti internazionali.
Annika Strøhm ha iniziato i suoi studi alla scuola del Nordic Black Theatre di Oslo. Si è diplomata alla Nordic Theatre Academy del Jurij Alschitz e con lui ha lavorato in diversi spettacoli. Tra gli altri ha studiato/lavorato con A. Milenin, J.P. Dénizon, G. Borgia, Grete Sneltvedt, C. Moustache, T. Ludovico. Ha lavorato come docente per Cantieri Teatrali Koreja e La Compagnia delle Formiche. Nel 2007 fonda l’associazione Areté Ensemble con Saba Salvemini ed un gruppo di artisti internazionali. Laurea breve in Francese, Antropologia e storia delle religioni.
medea
Genere: tragedia umana alla Dogma 95
da giovedì 1 a domenica 11 marzo – spettacolo dal giovedì alla domenica – ore 20,45
Teatro della Contraddizione 02 5462155
via della Braida 6, 20122 Milano
MM3 Porta Romana – tram 16/29/30
Ingresso € 15,00 – ridotto 12 euro
–www.teatrodellacontraddizione.itinfo@teatrodellacontraddizione.it