Mercoledì 19 luglio la rassegna HUMUS, organizzata dalla Compagnia Alma Rosé che da anni opera in zone marginali di Milano, inaugura con lo spettacolo, performance itinerante site-specific A[1]BIT della Compagnia Sanpapié.
Il progetto A[1]BIT di Sanpapié nasce dalla voglia di esplorare la relazione dell’individuo e della comunità con la città, ci è parso dunque il modo giusto per far entrare il nostro pubblico in contatto con lo spazio urbano. Uno spazio che sarà poi al centro della rassegna HUMUS di settembre. Manuel Ferreira – Alma Rosé
A[1]BIT è una performance urbana site-specific la cui sfida è quella di creare un’opera coreografica sulla composizione 1-Bit Symphony dell’artista newyorchese Tristan Perich, primo album in assoluto pubblicato sotto forma di microchip, sinfonia in 5 movimenti ispirata alle influenze musicali più disparate, da Strauss al mondo sonoro dei primi Nintendo, passando per Glass e Reich.
Un’opera elettronica potente, da ascoltare in cuffia, individualmente. La relazione tra posizione singola e collettiva, in un contesto urbano e disordinato, è il cardine della ricerca coreografica: i danzatori si muovono in funzione dello spazio e del pubblico, che si trova ad essere, inconsapevolmente, parte del disegno coreografico.
Quando mettiamo le cuffie e decidiamo un suono, una musica che ci accompagna, spesso lo spazio e la nostra esperienza di esso si modificano in relazione a quella peculiare sorgente che ci permette di cogliere dettagli ed escluderne altri, creando un viaggio intimo dentro ad uno spazio pubblico.
La 1-Bit Symphony di Tristan Perich ci ha affascinati perché è un “dispositivo a misura d’uomo”: potrebbe essere contenuto e suonare un’intera sinfonia nelle tasche di chiunque, con una qualità bassissima, di uso comune (tablet, telefoni, pc…), ma in grado di restituire un universo sonoro complesso e ricco di citazioni tra storia e contemporaneità.
Mettendo in relazione queste riflessioni, abbiamo sperimentato come, attraverso una colonna sonora condivisa, si potesse partire dalla percezione del singolo e, attraverso la costruzione di piccoli riti collettivi in forma danzata, approdare alla costruzione di una comunità.
La relazione tra posizione individuale e collettiva, in un contesto urbano e disordinato, è il cardine della ricerca coreografica: i danzatori si muovono in funzione dello spazio e del pubblico, che si trova ad essere, inconsapevolmente, parte del disegno coreografico.
Un piccolo gruppo di spettatori, rigorosamente con la musica in cuffia e accompagnati da un testo che introduce e contestualizza lo spazio della performance, segue i danzatori nel disegno che si adatta a spazi urbani pubblici e privati, interni ed esterni. Compagnia Sanpapié
La Compagnia Sanpapié, si pone al crocevia fra danza, musica e drammaturgia, in un territorio in cui il corpo e le sue potenzialità espressive sono sempre motore primo della ricerca. Nasce nel 2007, fin dall’inizio spettacoli e performances, in Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Cina.
Lo spettacolo a(1)bit dura 30 minuti circa, la performance è itinerante con partenza dallo spazio WeMi RIZZOLI, via Rizzoli 47
Partenze alle ore 17.30, 18.45, 20.00
Lo spettacolo è gratuito ma è consigliata la prenotazione: info@almarose.it
Alle ore 19.00, presso lo spazio WeMi RIZZOLI, via Rizzoli 47, sarà possibile assistere alla presentazione del progetto HUMUS. Ingresso libero
www.almarose.it
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