Centro Studi e Archivio della Comunicazione
dell’Università di Parma
nell’ambito di Fotografia Europea
presenta
Objets trouvés – Archivi per un grande magazzino
7 maggio- 30 ottobre 2017
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
Domenica 7 maggio alle ore 11.00 l’Archivio-Museo CSAC – Centro
Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma
inaugura la mostra Objets trouvés – Archivi per un grande magazzino:
un percorso espositivo tra fotografia, grafica, architettura, design e
moda, che occuperà gli spazi di diverse sezioni della Chiesa e della
Sala delle Colonne all’interno dell’Abbazia di Valserena, a pochi
chilometri dal centro di Parma, nell’ambito di Fotografia Europea
2017 dal titolo Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro, in
programma a Reggio Emilia dal 5 maggio al 9 luglio.
Il ‘grande magazzino’ – e in particolare un committente d’eccezione
come la Rinascente – nella sua duplice dimensione di grande oggetto
urbano e di labirinto di merci e di desideri, è stato assunto dallo CSAC
come un campo di indagine particolarmente calzante per rappresentare
un archivio di immagini e progetti del ‘900 come l’Archivio-Museo
CSAC. La fotografia è assunta nella sua specificità, ma è anche
analizzata e restituita come una delle tante componenti della
ricostruzione della memoria, così come i bozzetti, i cataloghi di moda,
le pubblicità, i disegni esecutivi, il packaging, i prodotti finali: sono
tutti objets trouvés che ricompongono e suggeriscono per frammenti
innumerevoli potenziali narrazioni e microstorie.
Il punto di avvio dell’indagine sono state le campagne fotografiche
commissionate a Publifoto Roma che hanno sistematicamente
documentato la costruzione della nuova sede de la Rinascente
progettata da Franco Albini, in piazza Fiume a Roma (1959/62), e gli
allestimenti di vetrine del grande magazzino romano che cadenzano le
stagioni della moda e della vita della famiglia italiana dal 1955 al 1957.
Da queste campagne si irraggiano molteplici storie di progetto e
rappresentazione di oggetti, abiti e architetture. Altri objets che
emergono dagli archivi consentono un discorso sulla specificità della
fotografia. Si tratta di quelle ricerche che indagano la dimensione del
doppio, il tema del riflesso, del frammento, oppure della dimensione
urbana della vetrina, dagli anni Venti e Trenta (Florence Henri, Man
Ray, Stefani), agli anni Ottanta (Fabio Mauri, Paola Mattioli, Ugo la
Pietra, Luigi Ghirri).
Per la moda il percorso va dagli anni Venti agli anni Sessanta e mostra
la presentazione dell'abito attraverso diversi media, dalla pubblicità su
rivista alla fotografia delle sfilate e delle vetrine, al catalogo di moda;
saranno presenti anche diversi bozzetti tra cui alcuni di Ballester, John
Guida, degli Atelier Antonelli e Albertina, di Schubert, i disegni di
Brunetta e il progetto grafico di Roberto Sambonet in dialogo con i
manifesti anni Sessanta di Giancarlo Iliprandi.
Verrà inoltre messa in scena l’interazione tra i diversi archivi, a partire
dalla documentazione della storia del Compasso d'oro (Marcello
Nizzoli, Roberto Sambonet, Roberto Menghi tra gli altri), premio
istituito proprio da la Rinascente, per poi proseguire con il progetto
della presentazione del prodotto all'esterno e all’interno del Grande
Magazzino da parte di Gio Ponti, Sambonet e Pino Tovaglia (vetrine,
allestimenti interni e segnaletica). Il progetto d'architettura sarà
invece raccontato attraverso due casi dagli archivi CSAC: l’edificio la
Rinascente a Milano di Ferdinando Reggiori e il progetto non
realizzato di Ignazio Gardella per la Rinascente di Roma a Piazza
Colonna.
Cos’è lo CSAC
Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
dell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo
Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e
conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca
artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX
secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque
sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni),
Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media
(7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000
disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto
(1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi
tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100
film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici
antichi).
Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un
Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula
unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora
condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria
con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e
pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e
di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui il MoMA
di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center,
Triennale di Milano e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di
Madrid.
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
www.csacparma.it
Orari
dal martedì al venerdì dalle 10 alle 15
sabato e domenica dalle 10 alle 20
Ingresso
10 euro
Per i possessori del biglietto di Fotografia Europea 17, l’ingresso al
Museo CSAC sarà di 5 euro;
a fronte della presentazione del biglietto CSAC, il biglietto di
Fotografia Europea sarà ridotto a 12 euro.
Riduzioni per gruppi, giovani sotto i 18 anni, studenti, docenti e
persone con disabilità.
Gratuità per i bambini sotto i 12 anni.