Produzioni audiovisive: un settore in forte espansione
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I dati sull’occupazione dell’industria dell’audiovisivo sono di fatto molto positivi: +32% di nuove attivazioni nel 2021 – primi 9 mesi – rispetto al 2019; +77% rispetto al 2020. I consigli del direttore accademico del SAE Institute Italia Emiliano Alborghetti e l’esperienza pratica di Andrea D’Asaro, autore e regista di successo. Di recente ha firmato il docufilm ‘Il caso Craxi. Una storia italiana’ andato in onda su SKY Documentaries e in streaming on demand su NOW.
Tra le carriere ancora poco presenti nell’immaginario comune delle famiglie italiane, per i figli, c’è quella nelle produzioni audiovisive per il cinema e la tv, legate a professioni ancora ritenute per pochi fortunati o raccomandati o a profili artistici, quindi poco sicure. Tra i giovani non se ne parla abbastanza, perché è un settore di nicchia.
Invece, il mercato indica ben altro. Negli ultimi anni, oltre alle produzioni tradizionali, le tecnologie digitali e l’affermarsi da protagonista del linguaggio audiovisivo, anche rispetto alla multimedialità, hanno dato forte impulso al comparto (rapporto audiovisivi ICE 2021): si sono aggiunte sempre nuove opportunità grazie al web, con le emittenti tv free e pay, le piattaforme di contenuti on demand, i social, quali veicoli di comunicazione per le aziende. Perfino le testate giornalistiche web e gli stessi siti internet delle imprese hanno una web tv e pubblicano video pubblicitari.
I dati sull’occupazione dell’industria dell’audiovisivo sono di fatto molto positivi: 180 mila i posti di lavoro generati (+32% di nuove attivazioni nel 2021 – primi 9 mesi – rispetto al 2019; +77% rispetto al 2020), con forza lavoro più giovane, più qualificata, con più donne e più competenze digitali rispetto alle medie nazionali (fonte: intervento di Andrea Montanino, CDP Cassa Depositi e Prestiti, nel corso dell’incontro pubblico “La fabbrica delle immagini non si ferma. Le industrie cineaudiovisive al lavoro in un’Italia che vuole progredire” – Roma, 29/03/2022).
Le attività ‘tecniche’ richieste coprono tutte le fasi realizzative di una produzione cinetelevisiva: vanno dalla ripresa al montaggio/postproduzione ed effettistica in generale, la regia, la fotografia fino alla scrittura, in particolare la scrittura creativa.
Un testimonial della carriera di soddisfazione che si può fare, è Andrea D’Asaro, autore per la tv, regista e docente al SAE Institute Italia: ultimo suo successo su scala nazionale il docufilm ‘Il caso Craxi. Una storia italiana’ andato in onda su SKY Documentaries e in streaming on demand su NOW.
D’Asaro ha realizzato programmi tv, videoclip, spot pubblicitari, documentari e cortometraggi, oltre che per conto di società di produzione cinetelevisive, anche per fondazioni, agenzie pubblicitarie ed enti pubblici.
Il corto “Mare Nostro” ha ricevuto numerosi premi in diversi festival cinematografici. Dopo aver collaborato a numerosi programmi del mainstream televisivo, ultimamente si è concentrato sul genere ‘documentario’ e le sue declinazioni, dirigendo “La notte di Sigonella”, distribuito nelle sale cinematografiche da Medusa, la docu-fiction “Madre Mia”, prodotta da Mediaset per due prime serate, e la seconda stagione di “Commissari – Sulle tracce del Male”, prodotta da Magnolia per Rai. È stato autore anche della docuserie “Avamposti – Dispacci dal confine” per Discovery. Sempre per Discovery sta scrivendo una docuserie che dirigerà nel prossimo autunno.
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