Lombardia: pronto il decreto per attivare la campagna di screening gratuito su epatite c. Entro maggio inizieranno le fasi di test
ACE-R: parte dalla Lombardia il nuovo ciclo di Tavole Rotonde Istituzionali di Alleanza Contro le Epatiti per fare il punto con stakeholder e istituzioni sulle attività locali di screening HCV
Si è svolto oggi l’incontro promosso da ACE – Alleanza Contro le Epatiti per fare un primo bilancio delle azioni poste in essere in Regione Lombardia relativamente alla campagna di screening su Epatite C.
Nel corso dell’evento si è discusso delle attività che sono state localmente implementate e pianificate, affinché possano essere utilizzati al meglio i fondi stanziati per lo screening HCV nelle carceri, presso i SerD e per i cittadini nati tra il 1969 e il 1989.
L’evento, “FASE III: primo bilancio delle attività di screening HCV e obiettivi futuri Focus on Regione Lombardia”, organizzato da MAPCOM Consulting, promosso da AISF – Associazione Italiana per lo Studio del Fegato e SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, con il patrocinio di EpaC onlus, è realizzato con il contributo non condizionato di AbbVie e Gilead Sciences.
L’incontro ha avuto l’obiettivo di ribadire l’importanza di avviare lo screening e di confrontarsi sull’evoluzione delle fasi operative della campagna a livello locale.
Superata la brusca battuta d’arresto dovuta alla pandemia da Covid-19, diventa ora fondamentale tornare a focalizzarsi sul raggiungimento dell’obiettivo assegnatoci dall’OMS: eliminazione del virus HCV entro il 2030.
A tal proposito, lo scorso febbraio, il Governo ha accolto l’ordine del giorno al Milleproroghe che chiede di posticipare il termine della campagna sperimentale a dicembre 2023 e di ampliare la fascia d’età della popolazione generale da sottoporre a screening ai nati tra il 1943-1989.
Le Regioni si stanno adoperando già da qualche mese per utilizzare al meglio le risorse del fondo sperimentale, che Alleanza Contro le Epatiti vorrebbe fosse trasformato in un fondo strutturale.
Prima dell’estate sarà necessario strutturare una campagna vera e propria con il coordinamento di tutti gli attori coinvolti e piena sinergia tra ATS e ASST.
In Regione già da anni vengono implementate attività di prevenzione del virus dell’HCV. Nel 2021 sono stati avviati diversi progetti pilota che hanno permesso di individuare alcuni casi di positività al virus HCV. Tuttavia, la prevalenza di casi registrata in questi progetti è risultata piuttosto scarsa tanto che la Regione ha preso in considerazione la possibilità di poter estendere la fascia d’età della popolazione generale da sottoporre a screening anche ai nati dal 1949 al 1968.
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