Lavoro, la ricerca della “well-being culture” attraverso i benefit è la nuova frontiera: per 7 giovani su 10 è prioritaria nella scelta del nuovo impiego
Aumentano le iniziative da parte dei datori di lavoro per promuovere la “well-being culture” attraverso programmi di assistenza dedicati per il benessere psico-fisico e l’integrazione di benefit come buoni pasto e buoni shopping. Si fanno strada strumenti di welfare innovativi che rappresentano la nuova frontiera dei benefit aziendali e costituiscono una leva molto importante per attrarre i giovani talenti.
Superata la fase più complicata del fenomeno della “Great Resignation”, il mondo del lavoro si prepara ad affrontare una nuova sfida: supportare con iniziative concrete il benessere dei dipendenti a 360°.
I datori di lavoro stanno investendo risorse per programmi di assistenza dedicati ai dipendenti con la promozione di una well-being culture. I lavoratori avranno quindi la possibilità di scegliere piani personalizzati attraverso piattaforme welfare, come quella offerta da Sodexo, messe a loro disposizione dall’azienda, all’interno delle quali scegliere servizi e prodotti che possono riguardare diversi ambiti del benessere psicofisico.
Questa nuova necessità nasce da diversi fattori inerenti sia all’organizzazione del lavoro (come il rapporto con i colleghi o la possibilità dello smart working), sia alla carenza di programmi dedicati al benessere mentale per i dipendenti. Secondo una recente ricerca del Guardian intitolata “Mind, Body and Wallet”, la salute e il benessere emotivo dei dipendenti è al quarto posto tra le priorità degli uffici delle risorse umane.
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