“Credo che questo spettacolo sia importantissimo, perché fa capire quanto è importante
riuscire a vincere la paura e a sconfiggere le prevaricazioni. Grazie Dario per questo lavoro. Continua così!” – Maria Falcone
“Ho riso, ho pianto, mi sono commosso… Questo spettacolo farà rivivere ancora una volta,
nel vostro cuore, Paolo e Giovanni” – Salvatore Borsellino
Il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone, la moglie Emanuela Morvillo e i tre uomini della scorta persero la vita in un attentato mafioso a Capaci (PA).
Bum ha i piedi bruciati, è uno spettacolo emozionante, divertente, commovente. Scritto, diretto e interpretato da Dario Leone, da alcuni anni gira l’Italia e l’Europa per contribuire alla diffusione della cultura della legalità, e si è guadagnato il rarissimo patrocinio della
Fondazione Falcone di Palermo, presieduta da Maria Falcone, sorella del magistrato.
Lo spettacolo è inserito nel calendario ufficiale della Fondazione per le celebrazioni del
trentennale della strage di Capaci.
Falcone era una persona allegra, ironica, innamorata della vita e della libertà, ed è
questo che lo spettacolo di Leone, liberamente ispirato al libro di Luigi Garlando Per
questo mi chiamo Giovanni, mette più in luce, con delicatezza e profondità,
raccontando gli aspetti più intimi e quotidiani della vita di Falcone, facendoci
conoscere l’uomo prima del magistrato, con una chiave di lettura empatica, coinvolgente,
rivolta a un pubblico di tutte le età: agli adulti, che si troveranno a scoprire particolari
sconosciuti e ai più giovani che potranno conoscere i momenti che hanno portato a uno
degli avvenimenti più drammatici nella storia del nostro paese.
Liberamente ispirato al libro per ragazzi Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando,
lo spettacolo è frutto di un lungo e accurato lavoro di studio durato mesi, basato su
scritti, interventi, articoli, interviste, testimonianze di e su Giovanni Falcone,
approfondendo diversi aspetti tecnici e aneddotici della storia pubblica e personale del
magistrato e del metodo innovativo e rivoluzionario da lui ideato per combattere la
mafia, utilizzato ancora oggi in tutto il mondo per contrastare la criminalità organizzata.
La vicenda è narrata attraverso gli occhi di un giovane padre palermitano, un piccolo
negoziante il cui vissuto personale, la nascita del figlio, il lavoro in negozio, l’impotenza e
lo sconforto di fronte al dilagare della criminalità organizzata che lui vede diffondersi lenta
e silenziosa, inevitabilmente si intreccia agli episodi più eclatanti della vita del
magistrato.
Bum è un orango di peluche, il giocattolo preferito del figlio: per suo tramite,
la storia inizia e si snoda alternando leggerezza e profondità, senza rinunciare a
sorridere.
Tecnica e magia si fondono in uno spettacolo intenso, emozionante, appassionato,
che colpisce il pubblico diritto al cuore. La scenografia è essenziale ma di grande
impatto, con elementi mobili che assumono di volta in volta valenze diverse,
trasformandosi in strade, palazzi, spiagge, aule di tribunale… così come le idee e le
intuizioni di Falcone si trasformarono in efficaci strumenti di lotta alla mafia.
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