L’artista Adele Ceraudo, classe 1972, vive e lavora a Milano, dona alla Fondazione Roma l’opera dal titolo “Green Frida”. Un atto di fiducia nelle capacità della Fondazione di reggere alle crisi momentanee e alle intemperie, e pertanto di durare nel tempo, trasmettendo ai posteri l’arte e la cultura del Novecento, oltre che la creatività di artisti contemporanei.
L’opera
Grazie al gradimento dell’opera da parte del Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente onorario della Fondazione Roma, l’opera è stata messa in mostra all’interno degli spazi della Fondazione e va ad incrementare la già ricca collezione di opere d’arte della Fondazione Roma, frutto di un’attenta e lungimirante politica di acquisizioni e donazioni.
Nata, infatti, per impulso del Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, la collezione d’Arte della Fondazione rappresenta una delle raccolte più significative nel panorama artistico italiano e offre una visione aperta e completa delle scuole pittoriche italiane: dalle testimonianze più antiche offerte nel ‘400, all’arte contemporanea, senza esclusione di nessuna delle espressioni del mondo odierno, come la Street Art.
Il ritratto che l’artista cosentina Adele Ceraudo ha donato raffigura Frida Kahlo, icona internazionale dell’arte e simbolo della libertà e dell’indipendenza femminile. Modello di forza, temperamento e stile.
Frida Kahlo
La vita della pittrice messicana è diventata, infatti, un esempio per tutte le donne di come si possano accogliere la sofferenza e il dolore, trasformandoli in arte, colore, poesia. Una vita di costanti prove che la Kahlo, sperimentatrice e rivoluzionaria, è riuscita a convogliare e raffigurare attraverso l’arte, la sua più grande passione.
Frida Kahlo è una donna che ha saputo imporre il suo pensiero rimanendo sempre fedele al proprio sentire e trasformando il dolore in bellezza. Proprio come la pittura di Frida rappresenta la riappropriazione di sé, delle cicatrici e dei dolori di ogni donna, anche le opere di Adele Ceraudo dipingono le esperienze e le lotte di ogni donna.
Adele Ceraudo
Indaga se stessa e gli altri e, attraverso il suo corpo, esprime la passione della vita, il desiderio di libertà, la voglia di andare contro gli stereotipi che inchiodano la donna a ruoli e codici comportamentali predefiniti.
Con la scelta di quest’opera Adele Ceraudo vuole sottolineare l’importanza di “trasformare il veleno in medicina”, la sofferenza in opportunità.
La pandemia ha fatto irruzione in modo inaspettato e devastante nelle nostre vite, portando alla luce nodi irrisolti e inconsciamente oscurati, generando dolore e sofferenze. L’arte, la bellezza, la cultura, la poesia, la musica sono le sole in grado di trasformare e rigenerare il mondo. Con questa donazione la Fondazione Roma e Adele Ceraudo abbracciano questo messaggio.
Paola Dongu
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