La comunità di Sant’Egidio ha festeggiato, il 6 gennaio, il suo cinquantaquattresimo compleanno, con una messa celebrata a San Giovanni in Laterano. Fondata nel 1968 da Andrea Riccardi, Sant’Egidio affianca la Chiesa con diverse attività volte all’assistenza, supporto e protezione delle categorie più deboli: dai bambini agli anziani, dalle famiglie agli adolescenti. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, ha celebrato di fronte al «popolo» di Sant’Egidio (poveri, migranti, rifugiati, senzatetto, persone con disabilità, anziani…) e ai ministri Luciana Lamorgese, Luigi Di Maio e Patrizio Bianchi, la ricorrenza, elogiando il lavoro svolto negli anni dalla comunità.
Durante la cerimonia si è parlato di corridoi umanitari che hanno permesso a diverse famiglie di riunirsi (molte famiglie provenienti dalla Siria o dal Corno d’Africa), così come evitare a diversi rifugiati viaggi complicati, permettendogli di trovare un posto sicuro che accogliesse padri, mogli e figli. Come spiegato anche da Andrea Riccardi, i corridoi umanitari rappresentano la sinergia che si crea tra persone buone ed istituzioni e dimostrano come nel nostro Paese sia diffuso tra i cittadini il sentimento di solidarietà.
Immancabile, infine, un pensiero rivolto ai meno fortunati, a coloro che vivono momenti difficili nonché a tutte le famiglie e figli che si trovano in zone di guerra.
Iniziative e scopo di Sant’Egidio
Sant’Egidio si è occupata di diversi progetti umanitari come la “Scuola della Pace”, centri gratuiti in cui i bambini di qualsiasi età vengono educati o “Viva gli anziani” con l’obiettivo di accogliere e integrare gli anziani, coinvolgendo principalmente chi è rimasto solo, in una società che spesso tende ad emarginarli.
La Comunità vuole continuare a costruire legami di fraternità, lottare per i più vulnerabili e tendere sempre una mano a chi ne ha bisogno. Il Covid, inoltre, ha mostrato anche la resilienza della nostra società, grazie allo sforzo di molti, istituzioni e cittadini. Lo abbiamo visto in quest’ultimo anno: nonostante sia cresciuta la povertà, il numero di volontari è aumentato, fra cui molti giovani, che si sono affiancati alla Comunità per aiutare e accompagnare chi vive momenti difficili.
Il pensiero di Andrea Riccardi: famiglia ed anziani.
Pensieri condivisi dallo stesso fondatore della comunità, Andrea Riccardi. Il professore si è sempre contraddistinto per le tante iniziative di carattere sociale e di cooperazione internazionale. Da quando ha costituito Sant’Egidio è diventato un punto di riferimento nel mondo per quanto riguarda l’aiuto delle persone in difficoltà, il dialogo e la famiglia, ma anche per la mediazione tra popoli in conflitto.
Il concetto di famiglia è sempre stato per lui di rilevante importanza così come il rispetto e l’integrazione per gli anziani.
Gli anziani rappresentano una componente fondamentale per la società, per la famiglia, per l’educazione dei più giovani come figli o nipoti: persone che suggeriscono, attraverso le loro fragilità, una “rivoluzione comunitaria” alla società, alla famiglia, all’ambiente in cui si vive. Come descritto nel libro “Gli Anziani e la Bibbia”, prefazione scritta da Andrea Riccardi, si cerca di porre l’accento sul ruolo degli anziani nella nostra società. È importante quindi che le istituzioni si adoperino per creare o rafforzare strutture, istituzioni, reti di prossimità al servizio di coloro che da soli non ce la fanno.
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