Milano Città del diavolo del Gran Guignol de Milan, porta in scena quattro leggende, legate a ciò che fu e che ancora oggi riecheggia nei più funesti racconti milanesi: il Diavolo.
Narrato attraverso differenti epoche, dall’ antica Medhelan col suo drago Tarantasio a Sant’Ambrogio, l’epoca della famiglia Visconti fino al nostro secolo, con il racconto del “Barbun dei Navili”, pungente personaggio nella canzone popolare milanese da quasi un secolo.
Coinvolge ed incanta la narrazione di Gianfilippo Maria Falsina Lamberti, autore e regista dello spettacolo. Riesce a fare riflettere su alcuni dettagli della città, che nel quotidiano ci sfuggono o semplicemente osserviamo come se fossero invisibili.
Basti pensare in quante versioni il biscione milanese viene rappresentato. In primis come simbolo della famiglia Visconti, a quante sculture demoniache dominano il volto gotico del Duomo di Milano, alle note aziende televisive e sportive che hanno scelto di raffigurarsi con il medesimo stemma; simbolo di forza, potere, successo e supremazia.
“Milano città del Diavolo” è inscenata in una perfetta cornice della storia milanese, il Castello Sforzesco
A cura di Spazio Tertulliano e Gran Guignol de Milan, lo scrittore e i 5 bravi attori che lo accompagnano, rendono divertente e pungente un protagonista scomodo, apparentemente invisibile, sebbene tracciabile nei testi antichi milanesi e nelle sculture che predominano sulle grandi opere architettoniche di questa misteriosa città.
Rimanete connessi per le prossime date !
Altri articoli di teatro su Dietro la Notizia
Di Viviana Vitariello