I giovani oggi si muovono “sostenibili” ma l’Italia è indietro e per il futuro c’è chi pensa all’auto di proprietà.
Cammina, condividi, ricicla, ripara e riusa. Queste le 5 regole d’oro, secondo le nuove generazioni, per avere uno stile di vita amico del Pianeta.
Il punto di partenza è la mobilità sostenibile: il 60% si “promuove” in termini di attenzione quotidiana alla riduzione delle proprie emissioni carboni che quando si muove da un luogo all’altro.
Questo aspetto risulta quello più importante da curare – secondo il 39% – per ridurre il proprio impatto ambientale, seguito dalla raccolta differenziata (24%) e dal recupero/riuso degli oggetti (23%).
Non manca, poi, chi pone più attenzione a comportamenti virtuosi come usare meno risorse – acqua ed energia in primis – per il benessere personale (8%) o prodotti cosmetici meno inquinanti (7%).
È questo il messaggio lanciato alla comunità dai 2.500 studenti – di età compresa tra i 15 e i 35 anni – che hanno partecipato all’indagine “I giovani e la mobilità sostenibile” condotta nelle scorse settimane da Skuola.net per ECO Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti
Per i giovani italiani la mobilità è il cardine della mobilità sostenibile: soltanto 1 su 3 usa mezzi motorizzati preferendo muoversi a piedi, in bici, utilizzando il trasporto pubblico locale o mezzi di sharing.
Tuttavia, proiettandosi al domani, il 61% degli intervistati prevede di acquistare un’auto ritenendo che l’Italia sia ancora indietro nella transizione ecologica.
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