Un viaggio in automobile, andata e ritorno. Santo, criminale di provincia, deve incontrare un potente politico per assicurarsi che la festa del patrono si svolga come da accordi.
All’appuntamento lo accompagna Peppe, il suo giovane e misterioso autista soprannominato Entusiasmozero.
Il viaggio si consuma tra i consigli di vita del loquace Santo e il silenzio di Peppe, che ascolta pensieroso. Un silenzio, il suo, che cela un profondo sentimento di rancore e di vendetta, covato da tempo.
La criminalità che Santo rappresenta, così invadente e corrosiva, lo depreda giorno dopo giorno del suo unico sogno: la libertà per sé e per la sua terra.
Ed è per realizzare questo sogno che Peppe, sulla strada del ritorno, compirà un gesto estremo di “liberazione”, catartico.
Santo è il simbolo di quel male che si nutre degli altri per sopravvivere. Si nutre di Peppe e di tutti noi.
Entusiasmozero è anche la storia di quella parte di società che divora i nostri sogni e, con essi, le nostre anime. Da sempre.